Frammenti

Dietro le quinte de “I Trapezisti”

LE COLOMBE DELL'ARMONIA

Le colombe e i trapezisti. Come mai questa combinazione? Era difficile immaginare un look per questa coppia poiché i costumi non permettevano grandi evoluzioni di stoffa. E soprattutto serviva una ispirazione. Per lo styling più che ai trapezisti ho quindi pensato al sentimento che rappresentavano: il cuore e mi sono ricordata di...

Le colombe e i trapezisti. Come mai questa combinazione? L’ispirazione per la loro storia è frutto di un ricordo di viaggio. Io (Daniela) li avevo già “incontrati” un anno prima anche se non come trapezisti naturalmente.

Cercando ispirazione per questi protagonisti più che ai trapezisti del circo ho pensato al sentimento che rappresentavano: il cuore, e mi sono ricordata del mio viaggio a Lecce frutto della vacanza estiva che ero solita fare per un Weekend nel Salento ogni anno. L'anno prima avevo scattato delle foto alla “Fontana dell’Armonia” raffigurata con una giovane coppia su un fascio di canne d’organo. E' molto molto alta e le due figure si ergono a diversi metri da terra.

Una fontana bellissima, grande, romantica, affascinante, che si stagliava definita su un cielo azzurrissimo; mi aveva colpita tantissimo e le ho fatto tante foto quel giorno.

Sulle statue al momento dello scatto si erano posati due colombi, uno bianco e uno nero.

Il bianco guardava la donna e il nero guardava l'uomo. Si tenevano a vicenda, speculari. Quale migliore ispirazione a simboleggiare l'amore? E così, i trapezisti sono diventati la colomba bianca e la colomba nera di "Dietro il tendone – Quando le luci si spengono".
La "Fontana dell'Armonia" fu donata alla città nel 1927 all'inaugurazione dell'acquedotto pugliese che beneficiava dell'acqua del Sele, realizzata in pietra e bronzo rappresenta l'amore e la giovinezza e riporta l'incisione del verso di D'annunzio:

"Anelammo d'amore per trovarti"

La colomba è nell'immaginario comune simbolo di purezza, amore e pace del cuore.

LE PIUME DEI TRAPEZISTI

I trapezisti e le colombe, li abbiamo raccontati nell'aneddoto che li vede protagonisti. La loro storia è stata quasi totalmente scritta guardandoli, la loro interpretazione è stata davvero fedele a quelle poche righe che avevamo dato come traccia per fargli capire i personaggi che andavano a rappresentare.

I costumi dei trapezisti sono realizzati con tute accademiche di danza. Era difficile immaginare un look per questa coppia poichè i costumi non permettevano grandi evoluzioni di stoffa, le tute erano la soluzione migliore considerato il ruolo che avrebbero interpretato in cui era necessaria comodità e aderenza.

Per trasformarli in colombe (rispettando l'aneddoto a cui erano legati) abbiamo pensato alle piume, tuttavia, non potendo applicarli nelle parti che solitamente vengono utilizzate per effettuare le prese tipiche del trapezio durante lo spettacolo, si è scelto di realizzare spalline come se fossero piccole ali.

Montate su nastri in satin, le penne sono state applicate e decorate con perline.  Poiché avremmo utilizzato la macchina del vento sono stati cuciti dei nastri più lunghi e sottili con leggere piume, che si sarebbero alzate facilmente. Le spalline in piuma sono state realizzate con un lavoro molto minuzioso, cucendo le piume una ad una e bucando direttamente il fusto.

LA CAMICIA DA NOTTE DELLA TRAPEZISTA

La camicia da notte della trapezista, dal taglio flapper del 1920, è leggerissima e con un bellissimo pannello in pizzo sul davanti e tutto intorno ai profili compreso l’orlo inferiore.

Per la trapezista si è scelto questo modello perché è uno smanicato, come il suo costume di scena, il suo look con i capelli corti ben si sposava con gli outfit degli anni 20/30.

Poiché non si vede la bella parte finale nella scena del caravan è stata indossata anche dal bersaglio per la scena con il lanciatore di coltelli (sulla quale non posso svelare di più per evitare un super spoiler), nella foto l’orlo inferiore ricamato è di questa camicia da notte.

Arriva anch’essa da Glasgow, in Scozia, dal negozio di Lily, la numero uno per la pigiameria.