CERCANDO UN CLOWN
La ricerca del clown è stata un evento che ha influito moltissimo per il progetto "Dietro il tendone", quando pensavamo che tutto era perduto e avremmo dovuto rinunciare, il Clown è arrivato...
Per raccontarvi questo dobbiamo fare un passo indietro e dire come abbiamo trovato tutti gli altri personaggi. Non è stato fatto alcun casting, sono stati scelti 13 ruoli per la nostra storia e successivamente abbiamo provato a pensare a che aspetto potesse avere ciascuno di loro. In molti casi, conoscevamo già la persona giusta per interpretare e abbiamo chiesto direttamente a quella persona. Altre persone non le conoscevamo affatto, le abbiamo viste gironzolando su facebook, ci sono piaciute subito e abbiamo chiesto.
Non avevamo avuto difficoltà a trovare 12 personaggi, semplicemente si sono fatti trovare, come due persone che si incontrano al momento giusto nel posto giusto...
Per il Clown invece, è stata una ricerca impegnativa e combattuta. Ce lo eravamo immaginato con determinate caratteristiche fisiche ma soprattutto con un viso estremamente espressivo. Con questo standard in testa lo abbiamo cercato tra tutti i contatti che avevamo, tra le conoscenze di amici, tra clown professionisti, e visi di perfetti sconosciuti..Abbiamo chiesto ad alcune persone che sarebbero potute all’apparenza andare bene, ma c’era sempre qualcosa che non ci convinceva, nessuno era abbastanza “giusto” per il ruolo che cercavamo.
Sicuri che non ci saremmo rassegnati, che non avremmo ripiegato su qualcuno che non ci convinceva del tutto solo per portarci a casa lo scatto. I giorni passavano, lo shooting era iniziato, tra 2 settimane avremmo dovuto restituire la location che ci avevano prestato e il clown a cui spettavano proprio gli scatti con la narratrice non saltava fuori.
Abbiamo iniziato a chiederci se vi fosse un motivo specifico, se eravamo stati troppo esigenti e frettolosi a escludere alcuni possibili candidati. E’ stato così fino a 4 giorni dalla fine.
Non lo abbiamo riconosciuto subito ma Thomas, il make up artist era il nostro Clown perfetto, esteticamente era totalmente diverso da come lo avevamo immaginato all’inizio, ma aveva negli occhi tutta l’allegria mista alla dolcezza che cercavamo. Il perchè della nostra svista era che all’inizio non lo conoscevamo abbastanza bene da sapere quanto fosse giusto per questo ruolo. Abbiamo chiesto, sperando che accettasse questo ruolo così impegnativo e ora lo potete vedere nella copertina e nelle pagine del libro.
LA STELLA MARINA
Sul gilet del clown è appuntata una stella marina. La stella marina ha diversi significati che cambiano nella cultura di ciascun paese. Ogni dettaglio ha un significato e per il clown la stella marina significa...
La storia “Dietro il tendone – Quando le luci si spengono” contiene tantissimi simboli e piccoli segreti nascosti nel testo e nelle fotografie. Uno di questi simboli è proprio nel testo e nella foto del Clown.
La stella marina ha diversi significati che cambiano nella cultura di ciascun paese. Nella simbologia cristiana è associata alla Vergine Maria ( da “Stella Maris” – Stella del Mare) che guidava amorevolmente i naviganti in viaggi sicuri attraverso mari agitati conducendoli salvi fino a destinazione. Da qui ne deriva il significato di “salvezza nei momenti di difficoltà”).
Abbiamo scelto questo simbolo per il costume del clown perchè la storia di questo personaggio racconta un momento di difficoltà che emerge nella seconda parte del racconto. Tuttavia la stella marina è anche nascosta sul gilet della prima foto, un piccolo richiamo alla sua natura nascosta dietro la maschera.
…e, appuntata sul gilet, una piccola stella marina, di quelle che si raccolgono sulla riva e si custodiscono poi insieme ai ricordi sbiaditi dell’estate.