IL LANCIATORE DI COLTELLI & IL BERSAGLIO
L'ABUSO
IL RACCONTO
IL TEMA EMOTIVO DEL LANCIATORE DI COLTELLI E DEL BERSAGLIO
Il Lanciatore di Coltelli e il Bersaglio hanno una storia difficile.
Difficile per essere compresa appieno dallo sguardo candido e giovane della narratrice. I loro racconti sono quelli scritti in modo più “acerbo”, ritratti descritta per metafore, immagini visive semplici e alla portata degli occhi di una ragazzina.
Entrambi sono rappresentati dal sentimento de “L’Abuso” che è accennato dalla narratrice anziana come riflessione a posteriori, uno stato emotivo di relazione disfunzionale al quale ha saputo dare un nome solo quando era grande e non quando era giovane a testimonianza che l’esperienza muta il significato che diamo a ciò che vediamo . Ce lo dice la narratrice all’inizio: “ad alcune cose ho saputo dare un nome solo molto tempo dopo”.
Il loro, insieme a quello dei trapezisti (che è lo specchio emotivo opposto), è un racconto dove in verità “dietro il tendone” e “sotto il tendone” coincidono perfettamente, un fil rouge che corre sulla lama del coltello.
SOTTO IL TENDONE
“Mi sono sempre chiesta quale fosse il mistero che legava il lanciatore di coltelli al suo bersaglio in gonnellina. Che gli passava per la testa un momento prima di lanciare? Non aveva paura anche lui, come noi tutti nel pubblico, che il coltello, che sibilava un attimo dopo il rullo di tamburi, avrebbe potuto ferirla? …”
DIETRO IL TENDONE
“Lei invece era imperturbabile, minuta ed esile, con un sorriso elegantemente rassegnato ma lo sguardo provocatorio; sembrava quasi dire “Fallo ora se hai il coraggio. Qui, davanti a tutti…”
The Story Behind
“Il pubblico mi esalta, li sento trattenere il fiato e poi esplodere in applausi fragorosi a ogni colpo di coltello che trafigge il legno del bersaglio. Sono un torero nell’arena, i miei movimenti scandiscono il ritmo dei loro respiri.
E penso sempre a quanto basti poco, non devo neanche impegnarmi, semplicemente riversare tutta la mia forza su un pezzo di legno vuoto.”
The Story Behind
“Durante il mio numero sento il pubblico spaventarsi ad ogni lancio di coltello. È singolare, che qualcuno si preoccupi per la mia vita. Io non temo l’errore e ad essere sincera, talvolta, lo aspetto. Ma non arriva mai. E non perché quelle mani siano infallibili, ma perché sono vigliacche e non conoscono coraggio né onore.”
abuṡo s. m. [dal lat. abusus –us, der. di abuti «abusare», part. pass. abusus]. – Atto che faccia uso della forza fisica per recare danno ad altri; violenza.
Dal vocabolario “Treccani”
LE FOTOGRAFIE
In verità avevo quasi perso la speranza di trovarla. Quando arrivai di fronte alla porta di
legno erano passati 23 anni 4 mesi e 10 giorni dal momento in cui avevo trovato la chiave.
La mia vita da allora era stata interamente dedicata a cercarla.
Avevo trovato la chiave nel bosco in un giorno di marzo. Era proprio lì, appena sotto i rami...
MUSICA & VOCE
Qui a seguire c’è un piccolo frammento audio dell'audioracconto di "La donna barbuta - L'attrazione"…siediti comod*, se hai le cuffie indossale e premi Play!
DIETRO LE QUINTE
Dietro le quinte “Lanciatore & Bersaglio”
Tulle e argento per il costume del bersaglio del lanciatore. Uno dei look più difficili del nostro progetto per rappresentare la vulnerabilità e la forza di questo personaggio così toccante. Se vuoi scoprire come abbiamo fatto…
Gli interpreti
Modella e makeup artist di grande talento. Margherita si è fatta carico di un personaggio controverso, al quale ha saputo dare il giusto mix di orgoglio e fragilità che cercavamo. Una vera professionista, alla quale si può chiedere una interpretazione così impegnativa sicuri del risultato ma tuttavia sempre sorpresi di quanto riesce a rendere reale quello che avevamo solo immaginato.
Un modello dall’animo rock, versatile al punto giusto per tirare fuori la grinta dal personaggio del lanciatore di coltelli. E’ una interpretazione impegnativa, rappresentare qualcuno così distante da sé ma Luca ha dato una spinta interpretativa forte, che ha reso bene l’idea di quella che era la storia.
Gaetana è una attrice teatrale con 60 anni di esperienza ed è la voce di tutto il progetto "Dietro il tendone - Quando le luci si spengono". Una vera professionista estremamente empatica e versatile che è riuscita ad interpretare il mood di tutti i 13 differenti personaggi. Solo la sua grande esperienza e sensibilità poteva offrirci la Narratrice che avevamo immaginato.