


Le cartoline della donna barbuta
Le cartoline che legge la donna barbuta sono degli anni 20, ritrovate a centinaia in una vecchia scatola in cantina riguardano la corrispondenza di una coppia, Emma e Mario Bortesi, lei infermiera, lui soldato, che si scrivono durante la permanenza di Mario al fronte.
Da quel che si legge, Emma era una infermiera appassionata di cartoline che scriveva con regolarità quasi ogni giorno raccontando la sua vita quotidiana lontana da Mario, la nostalgia e l’affetto che provava nei suoi confronti e attendendo il suo ritorno.
Anche Mario rispondeva talvolta, seppur con minore frequenza. L’indirizzo di destinazione delle cartoline è variabile in quelle di Emma, che seguiva gli spostamenti dell’amato al fronte. Invece quelle di Mario sono sempre destinate a Genova, ove Emma risiedeva.
Insieme alle cartoline erano presenti nella scatola anche diverse fotografie della coppia, purtroppo non da giovani come ce li eravamo immaginati, ma comunque è bello aver avuto la possibilità di sapere che aspetto avessero; grazie alle fotografie avevano volti ed espressioni e ci è sembrato di conoscerli un pò.
Emma sempre sorridente, Mario un pò più “tutto d’un pezzo”, come un vero militare.
Non siamo riusciti a sapere se questa coppia così innamorata abbia avuto eredi, conservate nella cantina del nipote omonimo di Mario viene da pensare che siano stati solo loro due per tutta la vita.
Abbiamo scelto queste cartoline per le bellissime frasi d’amore che contenevano, sono state una vera fonte di ispirazione data la loro natura intima e appassionata.

"...tornava in roulotte carica di rose, biglietti d’amore e gentiluomini che vi si inchinavano davanti con ammirazione."