


Il baule della contorsionista
E’ un baule degli anni 20 davvero imponente e pesantissimo, rinvenuto in cantina dove aspettava silenzioso il suo momento per ritornare ad essere utile e protagonista.
Una volta i bauli venivano utilizzati per trasportare gli effetti personali durante gli spostamenti, erano quanto di più sicuro e robusto ci potesse essere poiché erano pesanti ed erano dotati di chiusura con chiave.

Questo in particolare, apparteneva ad un Ufficiale di Marina, e sul coperchio era applicata una targa in metallo riportante nome e cognome “Giuseppe Scognamiglio”. Il baule veniva imbarcato sulla nave durante i suoi numerosi spostamenti e conteneva quanto necessario per affrontare il viaggio da una destinazione all’altra.

Giuseppe Scognamiglio in divisa in una foto del 1923
L’ultimo viaggio di questo baule è stato quello che ha riportato lui e la sua famiglia in Italia da Pola, città che ha visto la nascita dei suoi figli ma che ha dovuto lasciare a causa della guerra.
Da quel giorno è rimasto chiuso in cantina per circa 80 anni.
Nonostante la nostra contorsionista fosse davvero minuta e leggerissima abbiamo voluto provare la sua robustezza salendoci sopra in 3, e fortunatamente, anche se con numerosi scricchiolii, ha resistito. Il baule è così pesante che se le fosse davvero appartenuto, la contorsionista difficilmente sarebbe mai riuscita a spostarlo da sola anche se vuoto.
La Contorsionista sul baule

"Riusciva a infilarsi in un piccolo baule un pezzo alla volta..."